Il cognome - Famiglia Galiano

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Il cognome

Il cognome "GALIANO"

Seguendo i criteri seguiti dai linguisti Gerhard Rohlfs ed Emidio De Felice, proviamo a conoscere del nostro cognome alcuni aspetti: quello etimologico, linguistico, storico e geografico. Riporteremo alcune tracce di uomini illustri non sempre riferiti al ramo dal soprannome Pitocco per il fatto che diventa estremamente difficoltosa un’indagine capillare, al momento. Annoteremo qualche curiosità riscontrata durante la ricerca.

Derivazione etimologica ed interpretazione linguistica
Premesso che il cognome trae origine generalmente dal nome del padre (patronimico) o da quello di una contrada o paese (toponimo), vediamo come nasce il nostro cognome. Alcuni suggerimenti ce li offre Emidio De Felice. Nell’introduzione della sua preziosa raccolta dei “Cognomi d’Italia” preferisce considerare prima il lemma (parola originaria e semplice) es. Gallo, poi le varianti, tipo Galli e poi i successivi derivati e composti. Secondo lui, “Gallo”, riscontrabile già nell’VIII secolo con Gallus, ha il significato di gallo, pollo, oppure assume una derivazione etnica, cioè abitante, oriundo della Gallia, della Francia. Quest’ultima derivazione etnica è da tener presente per giustificare l’esistenza di varianti in tutto il territorio nazionale. Analizziamo l’area meridionale e precisamente quella d’influenza latino-greca.

Interpretazione storico-linguistica e geografica
Il Rohlfs, nella sua Grammatica Storica dei Dialetti Italogreci, si dilunga nel dare alla nascita del cognome una interpretazione storico-linguistica e geografica. Ad esempio, sostiene che “ai toponimi del tipo Corigliano (lat. Corelianum) corrisponde con accentuazione greca il nome del villaggio (con popolazione greca), altrettanto per Galliciano (villa di Gallicius) in Calabria”. Nei paesi salentini dove forte è stata l’influenza della lingua greca, -ano serve per indicare gli abitanti della località il cui nome è formato dal latino –anum ( con questo suffisso prediale i latini davano il valore di “originario di”, “il fondo di proprietà di”) e rispettivamente –ana (abitante delle località denominate in italiano Martano e Cutrofiano e in greco Martàna e Kutrofiàna).

Il toponimo di origine salentina e romana
Tornando al nostro cognome, per analogia, possiamo affermare che GALIANO è un toponimo: potrebbe derivare da Gagliano del Capo del basso Salento, detto anticamente, Gagliana, col significato di abitante di detta località. Similmente potremo ben dire che Gallianus/Gallianum debba significare “villa di un Gallius”, di colui che viene dalla Gallia, dalla Francia, come attesta Rohlfs nel Vocabolario dei nomi salentini, vol. 1, precisando, peraltro, alcuni particolari: col nomignolo dialettale il paese Gagliano è chiamato Cajanu e gli abitanti Cajanisi,con l’ulteriore nomignolo di “ventrijanchi”.
Altrettanto dicasi di GALLANA o GALLANO, una contrada, distante da Oria circa quattro chilometri, dove troviamo una importante chiesa di origine medioevale, dedicata alla Madonna detta di Gallana o Gallano.
Secondo alcune fonti, di natura leggendaria e quindi inattendibili, il nome “Gallana” sarebbe legato alla regina Galerana, presunta moglie di Carlo Magno, oppure alla fondazione dell’edificio religioso da parte dei Galli nei primi anni del regno di Carlo d’Angiò. Anche se la contrada Gallana è menzionata nelle Rationes Decimarum dal Vendola nel 1325 come S. Marie de Gallano, non possiamo dire di avere fonti sicure. I nomi Galerana e Gallus pare che abbiano lo stesso lemma o tema (secondo Dalfino e Mele) e quindi riportano alla mente toponimi di origine prediale. Alcuni sturiosi tentano di giustificare le origini del nome in base a delle iscrizioni epigrafiche su un cognome (Gerellanus)- secondo noi – un pò distante dal lemma naturale (Gallus). Nello studio recente (2005) di Dalfino-Mele su “Santa Maria di Gallana in agro di Oria” si sostiene che non sempre erano presenti le famiglie gentilizie nei siti e la prevalenza di iscrizioni servili fanno pensare che i latifondi fossero nelle mani di nuclei familiari di liberti residenti a Brindisi o a Taranto. Il ritrovamento di due epigrafi riproducenti il nome di Gerellanusnell’agro di Oria e di Francavilla (un liberto o uno schiavo vissuto tra il I e il III secolo d.C. della Gens Gerelliana, ampiamente conosciuta nella regio secunda in particolare a Brindisi e documentata tra i negotiatores italiciresidenti a Delo) - concludono Dalfino e Mele - porta a ritenere che l’origine del toponimo Gallano si riferisca all’epoca in cui la GensGerelliana aveva i suoi possedimenti nell’agro di Oria e nella zona dove secoli dopo sarebbe sorta la chiesa con il villaggio; secondo l’ipotesi di Gioia Bertelli il nome “Gerellanus” avrebbe dato spunto per dedicare la chiesa alla “Madonna di Gallano”. Di fronte a queste ipotesi rispettabili, ma non del tutto convincenti, noi preferiamo attenerci a quella che ci hanno proposto inizialmente il Rohlfs e il De Felice, anche perché i siti in cui i Gallius hanno fatto notare la loro presenza, sono più di uno.
Tra le varianti, wikipedia inserisce Galeano e Galieno e le seguenti variabili al femminile Gallia, Galliana, Galiana, Galeana.


La ricerca sull’origine del cognome effettuata prima dell’avvio del sito di famiglia, si limitava a scandagliare un ristretto ambito del territorio nazionale, il Salento; successivamente altre segnalazioni riportano l’origine del cognome oltre i confini nazionali e temporali: il Galles e l’Impero Romano; sicché usanze e implicazioni linguistiche hanno influito non poco sul toponimo.

Per i più curiosi riportiamo alcuni particolari. Secondo tale ricerca i Galiano non discendono da un solo capostipite, ma da stirpi e linee presenti nel territorio dei Romani. I discendenti dei Barbari venivano chiamati Galli - forse dal loro modo di ornare di piume il copricapo -, Gallo, Gallicano/i, Franchi, Gallieno (ricordiamo l’imperatore Publio Licinio Ignatio Gallienus).
Il cognome Galiano dovrebbe derivare dagli abitanti del Galles, i Gallesi, oppure da Waliani che nella forma latina si dirà Galianum; dire ora Galiano Island o Waliano Island è la stessa cosa e lo stesso luogo; altrettanto dicasi del castello di Waliano o Galiano.

Il cognome Galianum fu trasformato in Gaglianum dopo la dominazione araba. In sintesi, secondo l’ipotesi di un internauta anonimo, il cognome, con le varianti Galiano/i, Gagliano/i, avrebbe origine gallese e quindi bretone. Come vedete, la ricerca etimologica è ricca di sorprese. Basta scandagliare il nostro passato.

Uomini illustri dal cognome Galiano, Galliano, Galeani, Gagliano
La maggior parte dei personaggi che fra poco passeremo in rassegna, molto probabilmente non è legata al nostro ceppo. Durante le ricerche ne abbiamo preso nota e ci piace, in questo contesto, riportarne alcuni, tenendo ben presente che anche i meno titolati o gli stessi analfabeti meriterebbero ugualmente essere menzionati per il fatto di essere stati uomini o donne degni di stima per la dirittura morale e per quello che hanno fatto, nel loro piccolo, per la famiglia e la società:
    • Nicola da Galiano compare in un documento del 1278 – Codice diplomatico barese –“…a Nicolao da Galiano de Barolo fideli nostro..”   
    • “Benedictus de Galiano” in un altro documento del codice diplomatico barese del 1301.   
    • Ferdinando Galiani, economista nel Regno di Napoli (1748-1830), (vedi nota a piè di pagina).   
    • Ferdinando Galiani, nipote del precedente, (1729-1787), (vedi nota a piè di pagina).   
    • Galiani Celestino Niccolò Simone Agostino (S.Giovanni Rotondo 1681 – Napoli 1753). Abate e poi generale dei Celestini, dopo aver insegnato teologia morale, dogmatica e storia ecclesiastica a Roma, nel 1732 divenne cappellano maggiore e svolse un importante ruolo nella vita culturale, politica ed universitaria del Mezzogiorno d’Italia durante il Regno di Carlo di Borbone. Sulla sua figura di “educatore” si veda soprattutto F. Nicolini, “Un grande educatore italiano, Celestino Galiani”, Napoli 1951. Nel 1732 fondò l’Accademia delle Scienze, ben presto destinata a mantenere rapporti costanti con studiosi e intellettuali residenti nelle province del Regno ai quali attraverso “un regolare carteggio”, si chiedeva di ricostruire non solo “un’esatta storia naturale di tutto questo Regno, dei suoi fossili e minerali, delle sue piante, delle sue tante acque minerali”, ma anche un’accurata mappa degli usi, dei costumi e delle tradizioni locali con particolare attenzione ai comportamenti religiosi e devozionali diffusi nella Chiesa controriformistica ed alcuni riti come il tarantismo che, ormai da tempo, era oggetto di studio da parte di scienziati italiani e stranieri. (SISTO Pietro, I nostri illuministi, Collana Ori di Puglia n. 20 Schena Editore 2003, pp. 57.58, (vedi nota a piè di pagina).   
    • Gagliano famiglia di liutai italiani attivi a Napoli nei secc. XVII., XIII e XIX. ALESSANDRO (Napoli 1660 ca – Cremona 1728 ca), capostipite e fondatore della scuola liuteristica napoletana, fu forse allievo di Stradivari; altri membri della famiglia furono GIOVANNI BATTISTA (?-?), NICOLA (1695-1758), GENNARO (1700 ca-1788), FERDINANDO (1724 ca – 1781 ca) e GIUSEPPE (1725 – 1793): questi due ultimi furono costruttori anche di violoncelli. (Il Giornale – L’Universale – La Grande Enciclopedia Tematica – Musica – In collaborazione con le garzatine – Ed. Garzanti, 2003).   
    • Gagliano Marco da (Firenze 1582 – 1643) compositore. Studiò a Firenze con L. Bati, al quale succedette come maestro di cappella in S. Lorenzo. Fu uno dei primi autori di melodrammi; per incarico dei Gonzaga scrisse, nel tipico stile della Camerata fiorentina, La Dafne, rappresentata a Mantova nel 1608. Nella sua seconda opera, La Flora (1628) dove è evidente l’influsso di Monteverdi, inserì elementi comici tratteggiando la figura di Pan deluso in amore. Tra le altre sue composizioni, notevoli i 6 libri di madrigali a cinque voci pubblicati tra il 1602 e il 1617 e 1 libro di Musiche a una, due, tre voci (1615). Collaborò inoltre con J. Peri e Francesca Caccini nello scrivere musiche per feste alla corte dei Medici. (cfr.Il Giornale, op. cit.).   
    • Galliano Masini, tenore italiano.   
    • Galliano Rossini, tiratore italiano.   
    • Galliano, musicista moderno eclettico (articolo Gazzetta del Mezzogiorno del 1992).   
    • Giuseppe Galliano (1846-1896), Ten. col. nella guerra d’Africa, si distinse al forte Makallè e alla battaglia di Adua dove rimase ucciso; due volte medaglia d’oro. A lui fu dedicato un liquore italiano, color giallo, in una bottiglia dalla forma di carabiniere; il liquore era a base di erbe ed ebbe un grande successo in America (v.Curiosità).   
    • Il nostro prozio Galiano Luciano Barsanofio Michele (1876-1896), dichiarato disperso nella stessa battaglia di Adua e precisamente ad Abba Garima il 1-3-1896, probabilmente avrà combattuto nel suo battaglione. Per informazioni più dettagliate confronta la scheda informativa che trovasi nell’albero genealogico (C/1). Ad Oria, dopo la vana riconquista dell’Eritrea, Etiopia e Somalia, per mano del governo fascista, negli anni Trenta, furono intestate alcune vie: Asmara, Bengasi, Mogadiscio, Adua. Le foto del maggiore Galliano e del sergente Luciano Galiano furono esposte in piazza Manfredi in un tripudio di festa e di orgoglio patriottico (fonti orali di ex reduci oritani della guerra d’Africa e del nipote Vincenzo).   
    • Dionisio Alcalà Galiano esploratore spagnolo del 18° secolo, nato a Cabra (Cordoba), Spagna. A lui è dedicata un'isola delle Gulf Island nello stato delle British Columbia, nel Canada (v. Curiosità).

NOTA: Contributo segnalato dal sig. Ferdinando de Natale Sifola Galiani, discendente di Ferdinando e Celestino Galiani. Il cognome di questi due ultimi personaggi ha subito nel tempo delle modificazioni. Esattamente i loro ascendenti "avevano il cognome CALIANO derivato da una località di Montoro Superiore AV. Dal 1300 per 400 anni portarono il cognome CALIANO che nella seconda metà del 1600 è diventato GALIANO e subito dopo nel 1700 GALIANI. Monsignor Celestino si firmava con il cognome GALIANO con il mio rosso come il re Carlo III di Borbone". Come accennato in premessa, non c'era l'intento di attribuire rigorosamente alla famiglia del sito alcuni personaggi in elenco che si firmavano con il cognome Galiano/Galiani/Galliano.

Bibliografia e fonti varie

    • Nuova Enciclopedia Sansoni vol. III, pp. 1246,1248,1249.
    • ROHLFS G., Dizionario storico dei cognomi salentini (Terra d’Otranto), Congedo Editore, 1982, pp. XI, XIV, 87,88. DOHLFS G., Vocabolario dei dialetti salentini (Terra d’Otranto), Congedo Editore, 1976, vol. terzo, p.1193.
    • ROHLFS G., Grammatica Storica dei Dialetti Italogreci (Calabria, Salento), Congedo Editore, 2001, pp. 159-160.
    • Historia, n. 386, aprile 1990, p.33
    • PALAZZO DONATO, Quinto Mario Corrado, p.90
    • DE FELICE EMIDIO, Cognomi d’Italia, I libri di EPOCA, Arnoldo Mondatori Editore, Milano ,1978, vol.II, pp. 22,58.
    • Codice diplomatico barese di F. Nitti, Bari, vol.V,VI,XIII.
    • Rassegna storica del Risorgimento, Contributo storico su Ferdinando Galiani, gennaio-marzo 1990.
    • Depliant turistico di Riccione sul programma estivo, 1991.
    • Archivio parrocchiale della Cattedrale di Oria, della chiesa madre di Massafra e di Martina.
    • Anagrafe del Comune di Oria
    • DALFINO G. – MELE G., Santa Maria di Gallana in agro di Oria, Adda Editore, Bari, 2005, pp. 19,20.
    • Il Giornale - L'Universale - La grande Enciclopedia tematica - MUSICA - Le Garzantine - Garzanti, 2003.
    • ANGELO DEL BOCA, Gli Italiani in Africa orientale, Oscar Mondadori, 2006.



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